Lo sport e la scuola – parte 1

/ Gennaio 11, 2021/ DIGRESSIONI E RIFLESSIONI/ 0 comments

Argomento difficile ed intrigante, si possono esaminare diversi aspetti di questo connubio o mancato connubio….uno può essere sicuramente legato a quello che viene insegnato ai ragazzi durante le ore di motoria( come si dice ora) o di educazione fisica (come si diceva una volta). In altre parti del mondo e ,faccio riferimento ad un parallelismo tra paesi balcanici -ex jugoslavia- e Italia, per una deformazione personale orientata a studi ed approfondimenti sul basket…..beh tutte le scuole slave hanno una palestra in cui i ragazzi possono provare e conoscere più discipline sportive, e solo successivamente ad età maggiori essere indirizzati in base alle proprie preferenze, bravure e talenti, verso una crescita in uno sport specifico.

Non è un caso che molti campioni slavi, abbiano praticato e conoscano i fondamentali di altri sport. Il fatto di conoscere e provare più sport permette di sviluppare diversi movimenti e sviluppare capacità motorie che poi torneranno sempre utili in qualsiasi attività sportiva i ragazzi scelgano. In Italia? Beh in Italia si fa al più un ora di motoria a settimana ,nelle primarie, e forse 2 nelle secondarie (dove diventano però dove fare i compiti x le ore successive o non fare nulla),rendendola una disciplina assolutamente sottovalutata. Da qui l’importanza e il valore delle società sportive che consentono una attività che, altrimenti, sarebbe praticamente inesistente!

Poi ti trovi ragazzi che a 10 anni non hanno nemmeno la capacità di stare in equilibrio, di saltare, di fare capriole, di arrampicarsi su un albero o saltare la corda, ragazzi che non hanno coordinazione nella corsa, che corrono in maniera errata, che non usano entrambi i lati del corpo. I bambini hanno un deficit sportivo scolastico rispetto a un coetaneo europeo, in pratica nostri bambini dipendono dallo sport eventualmente scelto per loro dai genitori, che spesso sviluppa caratteristiche specifiche trascurando le qualità di base.

Quindi (riferendomi sempre al basket) gli istruttori di basket devono prima insegnare le basilari nozioni di educazione motoria e poi integrare con le attività propedeutiche allo disciplina sportiva. In Italia l’attività fisica nelle scuole è completamente secondaria rispetto alle ore passate in classe, e i compiti da svolgere a casa, che comunque vengono assegnati, impediscono di trovare ogni spazio.

L’unica attività fisica dei ragazzi è portare sulla spalle zaini pesantissimi ben oltre le loro possibilità. La scuola dovrebbe tornare(si perché 40 anni fa si insegnavano almeno movimenti di ginnastica a corpo libero, capriole e a volte anche attività di squadra, e poi c’erano i giochi della gioventù a cui TUTTI partecipavano)a diventare centrale anche nello sviluppo motorio, dovrebbe insegnare almeno le basi motorie e coordinative necessarie allo sviluppo dei ragazzi e soprattutto evitare che i bambini diventino obesi per la poca attività fisica e le tante ore a giocare con playstation e telefonini vari .

In fondo gli antichi latini insegnavano…MENS SANA IN CORPORE SANO….ma il CORPORE SANO non deve essere demandato solo ad attività extra scolastiche.


Il dibattito è aperto….presto analizzeremo un altro aspetto del rapporto scuola e sport….


CRESCIAMO, DIVERTENDOCI. LO SPORT È QUESTO.
BUON BASKET A TUTTI


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@gianlucaeandrea8

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