GIOVEDÌ LETTERARIO DI… “Le Vittorie Imperfette”

/ Marzo 11, 2021/ GIOVEDÌ LETTERARIO DI..../ 0 comments

Il libro della settimana è “Le Vittorie Imperfette” , libro di esordio dello scrittore brindisino Emiliano Poddi @e_poddi.
Il libro è incentrato sul controverso finale della finale di basket delle Olimpiadi di Monaco del 1972 tra le due superpotenze USA e URSS. Le Olimpiadi del drammatico attentato alla nazionale Israeliana nel villaggio Olimpico.
Un libro che ha come collante il basket, così come un collante è stato il basket nella vita dello scrittore, per lui e per i suoi genitori.
Il racconto degli ultimi 3 secondi ripetuti 2 volte con la vittoria finale degli URSS, si intreccia alle vicende e i pensieri dei due protagonisti della partita, i numeri quattordici Kevin Joyce e Sasà Belov, tracciandone le vite prima e dopo, ritrovando i loro sogni di ragazzi alla vigilia e immaginandone gli anni successivi, il peso delle scelte, il ritorno dei ricordi.
Il primo, l’americano, si preparava alle Olimpiadi nel ritiro di Pearl Harbor, luogo-simbolo della più grande disfatta americana; il secondo, il russo, faceva lo stesso ma a Stalingrado, santuario a cielo aperto della resistenza russa. 
Joyce non ha mai più davvero ripreso a vivere e narcotizza il suo trauma visitando compulsivamente musei. Belov, che di quella finale segnerà il canestro decisivo, tornerà in patria accolto da eroe ma, vittima della depressione, contemplerà il suo fallimento. Nel corso del romanzo lo scrittore racconta il perché quella partita è così importante. Partita forse troppo velocemente dimenticata da tutti ,tranne dai protagonisti, anche per esorcizzare il ricordo del terribile attentato.
Emiliano ci racconta dei tornei di Cisternino in cui la nazionale russa e americana si sfidavano su un campetto di provincia di Brindisi e ci parla dell’amore tra i suoi genitori, entrambi cestisti, reso possibile per uno scherzo del destino proprio dal risultato della finale.
Con il suo racconto sembra di esserci davvero lì a rigiocare quel finale, in un periodo in cui USA contro URSS era la madre di tutte le sfide, in ogni occasione, come nel caso dell’altro scontro che si consumò davanti a una scacchiera, con Fischer e Spasskij a rappresentare le due metà di un mondo diviso dalla Guerra Fredda.
Una partita che per chi l’ha giocata è diventato il TUTTO di una vita.
Un racconto bello, lineare ed avvincente che ti cattura tra le sue pagine da cui difficilmente riesci a staccarti.


Discutiamone se vi va nei commenti….


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BUON BASKET A TUTTI


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