L’angolo rosa del 29 Ottobre 2021

/ Ottobre 29, 2021/ L'angolo Rosa/ 0 comments

Il basket femminile in Italia è in grande crescita per tanti motivi, una lega che ha saputo vendere il prodotto, giocatrici sempre più brave, tecniche e atletiche, sempre più ragazze che hanno avuto il coraggio di andare a giocare oltreoceano in high school ed università americane, aggiungiamo i risultati delle nazionali in alcuni casi eccellenti (soprattutto nelle giovanili) ma comunque anche con la nazionale maggiore coinvolgenti a livello mediatico e con un buon seguito. A mio avviso però uno dei motivi più interessanti è che si è riuscito a creare dei personaggi spendibili anche fuori dal parquet
Se prima le nostre migliori giocatrici erano note, loro malgrado agli addetti al lavoro o agli appassionati, a partire dalla più famosa Cecilia Zandalasini @ceciznd, che con le sue strameritate partecipazioni alla WNBA, la lega più importante al mondo, ha portato finalmente ribalta ed attenzione sul basket femminile a molti esterni al mondo basket. A lei con il passare degli anni si sono fortunatamente aggiunte altre ragazze, mi viene in mente per esempio Rae Lin Dalie @rmdalie11 (grandissima trascinatrice della nazionale 3×3 alle Olimpiadi), che ormai sono facilmente riconoscibili e che ispirano non solo le ragazze, a raggiungere il loro livello e la loro tecnica. Si può e si deve ancora migliorare e uno dei punti su cui prestare attenzione, soprattutto al Sud, è la mancanza di un radicamento nel territorio di diverse realtà minori con cui attirare e mantenere le ragazze al gioco. Se fino a 13/14 anni possono giocare con i ragazzi, dopo sono costrette ad emigrare e molte volte a km di distanza per poter proseguire la propria attività sportiva. Non sempre le famiglie possono permettersi di fare questi km di strada più volte a settimana per far proseguire il sogno alle proprie figlie, in più avendo poche squadre a disposizione è evidente e necessaria una selezione forse prematura, a scapito di tante ragazzine che con allenamenti costanti potrebbero comunque migliorare notevolmente allargando anche il bacino di scelta. Non ho idee ovviamente per risolvere il problema, ma forse una idea, non so quanto attuabile, può essere quella di avere campionati giovanili open in cui convogliare quante più ragazze possibili di età differenti, per evitare che le molte ragazze debbano spostarsi dal loro paese per seguire il loro sogno.
Un invito a tutte le ragazze cestiste, non mollate, seguite la vostra passione anche se necessitano sacrifici che possono sembrare esagerati, tutto si può superare se c’è passione.


Discutiamone se vi va nei commenti …


CRESCIAMO, DIVERTENDOCI. LO SPORT È QUESTO.


BUON BASKET A TUTTI


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@gianlucaeandrea8

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