Il FATTO della settimana..ITALIA (7 – 13 Novembre 2021)
Prendendo spunto da un post interessantissimo del Professor Mondoni @maurizio_mondoni su italiani, talenti e vivai, volevo portare in ed alcuni tratti hanno attirato l’attenzione.
Il professore fa un attento confronto con il passato in cui TUTTE le maggiori squadre avevano vivai (con tanto di foresteria) gestiti da professionisti e istruttori di alto livello, da cui uscivano campioni o giocatori di categorie inferiori. Oggi questi vivai non esistono quasi e molte società delegano ad altre società la partecipazione ai campionati giovanili sperando poi di trovare qualche talento, società che magari puntano più al successo che alla crescita del giocatore, più all’utilizzo di schermi vincenti piuttosto che l’insegnamento e la cura dei fondamentale. Risultato escono fuori ragazzi, giocatori che sono degli ottimi esecutori (dei bravi robottini a fare il loro compito) ma assolutamente privi di prendere decisioni o responsabilità in frangenti della partita. Che succede se lo schema viene bloccato? Sappiamo trovare la soluzione alternativa migliore? Che succede se il giocatore (il più forte della squadra) incaricato di concludere l’azione viene limitato? Sappiamo risolvere il problema in tempo reale?
Si misura la bravura di una società e dei suoi istruttori dai successi, non dalle reali conoscenze e competenze dei giocatori formati. Le divisioni dei campionati giovanili Gold, Silver, Eccellenza non porta già ad una selezione a monte dei giocatori? Chi può affermare che un ragazzino di una società che partecipa ad un under 13 Silver sia meno talentuoso di un ragazzino di una società che partecipa ad un under 13 Eccellenza? C’è un reale scouting su tutto il territorio e su tutte le società di basket italiane? Il talento si può trovare in una squadra di un paese di 10000 persone che però non è nel giro dei campionati che contano, perché economicamente la sua società NON può fare km di trasferte e non ha soldi per fare un campionato Elite. Quel talento non verrà notato, ma verrà notato un suo parietà, bravissimo esecutore di schemi perfetti ma senza talento solo perché ha avuto la fortuna di abitare e giocare in una società che può partecipare ai SUPER campionati giovanili, quelli per quelli bravi…ah no quelli per chi ha disponibilità economiche. Risultato? Verrà notato solo chi da bravo robottino è arrivato alle finali nazionali eseguendo il compito del bravissimo istruttore, super vincente, e il vero talento magari a 16 anni abbandonerà perché dovrà fare altre cose più utili per la sua vita futura. L’Italia avrà perso un talento e guadagnato un bravo esecutore di schemi che non porterà vittorie nazionali e porterà poi tutti a dire che in Italia non abbiamo talenti. SBAGLIATO non li sappiamo e non li vogliamo trovare, i talenti ci sono diamo a tutti la possibilità di giocare contro tutti, Silver, Gold, Eccellenza o Elite che siano, diamo a tutti la possibilità di essere trovati non dividiamoli in partenza in base a presupposti senza senso basati su condizione economiche e geografiche.
Discutiamone se vi va nei commenti …
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