Il FATTO della settimana..ITALIA (14 – 20 Febbraio 2021)
La settimana è trascorsa tranquilla, post finale di coppa Italia, con il solito nulla di fatto per quanto riguarda la ripresa del minibasket, ma tanto ormai è evidente che non freghi nulla dei bambini a nessuno della federazione o del CONI.
In questa settimana si sono tenute le gare di qualificazione per i prossimi europei di basket del 2022 a cui l’Italia è però qualificata.
Al momento della scrittura l’Italia ha giocato 2 partite contro la Macedonia del Nord recuperando nel secondo tempo una partita che stava sfuggendo e contro l’Estonia persa dopo un supplementare raggiunto in extremis dopo essere stati inopinatamente sotto di 21 punti.
È vero che ai fini della qualificazione non contavano, ma servono per allargare il gruppo azzurro (privo di tutti i giocatori di prima fascia dell’NBA,o di eurolega) per il proibitivo preolimpico che ci vedrà molto probabilmente sfidare il gigante serbo per tornare alle Olimpiadi.
Le note negative sono legate all’ormai atavica assenza di un centro vero ,spendibile contro i centri internazionali, anche in ottica futura a meno di sorprese inaspettate non ci sono grandi prospettive, se consideriamo tra gli attuali il solo Tessitori ad avere un minimo di esperienza per livelli internazionali. In prospettiva l’unico lungo con futuribile su cui poter fare affidamento è l’italo-americano Paolo Banchero che è un lungo moderno non certo di stazza fisica tale da competere con gli armadi americani o dell’est Europa,però dotato di buona tecnica e di una discreta considerazione come prossima scelta nei draft NBA.
Dal punto di vista delle guardie invece il futuro sembra roseo e pieno. Se agli attuali Spissu, Michele Vitali, Tonut, possiamo aggiungere i futuribili Spagnolo (grande prestazione la sua contro l’Estonia) , Mannion (a scuola da Curry e Thompson ai Golden State Warriors) oppure agli italianizzabili Donte DiVincenzo o Ryan Arcidiacono (già protagonisti in NBA con Milwaukee e Chicago).
Insomma se tutto va come deve andare in questo reparto non dovremmo avere grossi problemi se non di scelta.
Pur non mostrando un gran gioco, con diverse pecche difensive e molto legato al tiro dalla distanza come da tipica impostazione dell’allenatore, queste partite senza la pressione della vittoria sono un utile allenamento e un buon modo di aumentare l’esperienza internazionale per i più giovani e meno esperti.
Discutiamone se vi va nei commenti …
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