GIOVEDÌ CINEMATOGRAFICO DI… : “HE GOT GAME”
Torna oggi l’appuntamento mensile con il cinema, e questa settimana parliamo di uno dei film sul basket più belli in assoluto...HE GOT GAME. Film del 1998 scritto e diretto da Spike Lee ed interpretato oltre che dal grande Denzel Washington anche dall’immenso, cestisticamente parlando, Ray Allen, con alcuni cameo di alcuni cestisti del calibro di Michael Jordan e Shaquille O’Neal. La trama del film narra delle vicende di Jake(Denzel Washington) e Jesus Shuttlesworth(Ray Allen). Jake è in carcere per per scontare una condanna di venti anni di reclusione per l’omicidio preterintenzionale della moglie. Fuori dal carcere, suo figlio Jesus è considerato la promessa più grande del basket liceale e le più prestigiose università degli Stati Uniti d’America sono disposte a tutto pur di averlo nelle loro squadre a partire dalla stagione successiva.
Jesus non ha ancora compiuto la scelta e manca solo una settimana allo scadere dei termini. Per questo motivo, Jake viene convocato dal direttore del carcere che gli propone, da parte del governatore dello Stato di New York, una forte riduzione di pena se riuscirà a convincere suo figlio ad iscriversi all’Università di Big State, della quale il governatore è accesissimo sostenitore. Jake viene allontanato in segreto dal carcere ed ha una settimana di tempo x convincere Jesus, ma l’incontro tra i due non è proprio perfetto, con Jesus che non vuole parlare con il padre. Jesus
riceve la visita di diversi procuratori sportivi che lo spingono a entrare direttamente nella NBA e di università che lo portano a visitare il loro campus per invogliarlo nella fatidica scelta. Jesus resta nell’indecisione, i soldi del professionismo servirebbero per andare via dai sobborghi, ma l’istruzione universitaria gli permetterebbe di non essere sopraffatto da parassiti senza scrupoli. Jake cerca di stabilire un contatto con il figlio, gli racconta da dove proviene il suo nome, in onore di “BLACK Jesus”, il cestista Earl Monroe dei NY KNICKS. Arriva persino a sfidarlo 1 contro 1 dopo avergli detto la verità sulla vicenda, se vince il padre si iscriverà all’università suggerita dal padre, se vince Jesus farà come vuole. Durante l’incontro i 2 si confessano i loro segreti e si instaura finalmente un rapporto mai avuto. Jesus vince facilmente, ma commosso dal padre decide di accettare l’iscrizione a Big State e lo comunica nella conferenza stampa. Il padre torna in carcere e finalmente ha un dialogo con il figlio, ma il direttore del carcere si rimangia la parola data negando l’abbreviazione della pena e vanificando così il sacrificio di Jesus.
Il film è un opera d’arte fortemente voluta da Spike Lee che voleva mettere in luce l’ipocrisia della NCAA e lo sfruttamento degli studenti atleti con in sottofondo una splendida colonna sonora dei Public Enemy.
Consiglio? Appena ne avete la possibilità VEDETELO
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@gianlucaeandrea8